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Legge 313/2004, cose sbagliate e cose giuste. Dite la vostra
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 Scritto da sandro in data 04/01/2008
Sono un apicoltore hobbista per passione e amore della natura. Ritengo che l'ape viva nella natura in punta di piedi, arricchendola e non saccheggiandola come facciamo noi "umani" ogni giorno. Ho appena 20 alveari e il miele che produco un po' lo consumo, un po' lo regalo, un po' lo vendo. Alla 313 rimprovero di aver distrutto la fifgura dell'hobbista. Una domanda. Che senso ha istituire un'unica figura di apicoltore. Poi, che ci guadagna l'apicoltrura. L'hobbismo è la prima fase in cui s'impara il mestiere e dopo se si vuole dopo si può fare il salto verso il professionismo. E' cervellotico pretendere che non ci sia apprendistato. Sarebbe come voler abolire il nido, la scuola materna, le elementari, le medie e così via. Chi ha partecipato alla stesura della 313 sa veramente poco di Apicoltura.
sandro
 
 Scritto da Serafino E. in data 25/12/2007
Buona giornata a tutti.
Io sono per ora un hobbista e non vorrei sentirmi in colpa per via di una legge che non so se definire giusta o meno , vorrei però precisare che l'hobbista può esserlo per scelta oppure è solo il primo trampolino di lancio per diventare professionista , c'è sempre in ogni lavoro chi parte prima e chi dopo , tutti devono avere in qualsiasi caso l'opportunità di arrivare e questa mi sembra una strada .
Grazie e buone feste a tutti
Serafino E.
 
 Scritto da gianni in data 22/12/2007
secondo me chiunque alleva le api rende un servizio di enorme importanza alla collettivita'e va aiutato,incentivato in tutti i modi,ma di certo a chi deve vivere di questa attivita'va dato un occhio di riguardo.Chi scrive e' un apicoltore che conduce 50 arnie ma percepisce uno stipendio a fine mese dalla collettivita'. buone feste a tutti gli apicoltori
 
 Scritto da Marco in data 28/11/2007
Io non sono affatto d'accordo. Il problema principale sono i fondi stanziati per l'apicoltura, i quali ne dovrebbero usufruire soltanto chi di questo mestiere ci vive e non chi lo fa per hobby o chi lo fa come secondo lavoro. Questo dovrebbe essere uno sbarramento fondamentale, perchè o rimani hobbysta e hai un secondo lavoro per forza, altrimenti come campi, o come apicoltore fai un salto di qualità diventando professionista e arricchendo cosi anche tutto il comparto. Io dico: fondi soltanto a chi è professionista, perchè soltanto cosi potremo far progredire l’apicoltura italiana.
Saluti Apistici Marco (AR)
 
 Scritto da Giorgio in data 28/11/2007
Condivido la presa di posizione di Apitalia che difende la figura dell'hobbista. Del resto, leggendo la rivista non mancano di certo gli interventi di piccoli apicoltori e loro articoli così come sono presenti i professionisti. Siamo di fronte a due figure diverse ma entrambi essenziali per l'apicoltura che dovrebbero collaborare fra loro. Non si può certo dimenticare che l'hobbista rappresenta la spina dorsale dell'apicoltura italiana. Niente liti e collaboriamo come fanno le api. Da questa stretta collaborazione si avrà un'apicoltura sempre più moderna.
Giorgio
 
 
 
 
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