I COMMENTI DEI LETTORI - 7 commenti tot. | |
Alzheimer delle api di Luciano Pecchiai ![]() |
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7 commenti disponibili ![]() |
Scritto da giorgio in data 15/06/2007 | |
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Spero che qualcuno non si metta a dire che i pesticidi fanno bene. C'è qualcuno che in Italia dice che ci vogliono indagini serie, poi vai a scoprire che ha la Bayer tra i suoi sponsor e si occupa di apicoltura nel mondo. Ma ci avete presi per stupidi. Comunque, perché un apicoltore dovrebbe avercela con il bio? Le api impollinano le piante e se le piante sono avvelenate secondo questi spiriti candidi non succede niente. Il mio consiglio, a loro, è di bere ogni giorno un po' di neonicotinoidi eppoi vediamo l'effetto che fa. Ma come si fa ad essere così bendati? Si chiede trasparenza al bio. Giusto. E allora occorre richiedere la stessa trasparenza a chi fa apicoltura razionale. E' come se si volesse dire: "mal comune mezzo guadio". Così non va.
Giorgio |
Scritto da Franco in data 13/06/2007 | |
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Caro Giacomo, è chiaro che c'è un nesso diretto fra pesticidi e moria di api. E' altrattanto chiaro che non è l'unica ragione, occorre mettere in conto anche varroa, pesti, nosema e tanto altro. Come che sia proibire l'uso di pesticidi almeno durante le fioriture ritengo sia sacrosanto. Volere un mondo pulito per assicurare un futuro al pianeta e alle future generazioni è altrettanto sacrosanto. L'agricoltura biologica ha ormai sfatato il mito che non si possa fare produzione nei campi senza ricorrere alla chimica. A frenarle l'ulteriore sviluppo sono senz'altro le lobby della chimica. E finiamola con le solite storielle. Ma il biologico è proprio biologico? Certo, che si punta verso la qualità e certo che i malfattori sono in ogni campo. Ma il futuro, anche in apicoltura, è solo nel biologico. I nostri commenti vanno a margine di un articolo del professor Pecchiai. Pecchiai è un luminare, un pionere del naturale e ci dice ormai da 50 anni di invertire la tendenza produttiva, ci dice anche di allevare le api con metodi puliti altrimenti il nostro meraviglioso insetto scomparirà. L'ape è un organismo e l'indebolimento del suo sistema immunitario può essere devastante per il suo organismo. Sono d'accordo con te per quanto riguarda la peste americana. Ci dicono solo di bruciare, non ci offrono alternative pulite anche perché dell'apicoltura e degli apicoltori alle autorità non importa un bel nulla. Ringrazio Apitalia per il grande lavoro di informazione che sta portando avanti su questa tema.
Franco |
Scritto da Giacomo in data 11/06/2007 | |
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Ma siamo proprio sicuri che la moria di api dipenda dal uso indiscriminato di pesticidi in agricoltura? E poi, questo mondo incantato di un'agricoltura pulita senza usi e abusi chimici, può veramente funzionare nella società dei consumi? o sentiamo soltanto parlare di idee irrealizzabili? Quali sono le soluzioni? prendiamo la peste americana, sappiamo tutti che esiste e i danni che provoca e analizzando bene la situazione a cosa pensiamo di andare incontro? Io credo che la soluzione che ci stanno proponendo è quella di dover bruciare e pieno, piano di trovarci un'altro lavoro, tanto il miele lo mangiano in pochi e noi pazzi allevatori di api ci leviamo di torno. Il loro problema sicuramente non sarà quello dell'impollinazione, hanno ormai ben altri sistemi per risolvere il problema... |
Scritto da Fabio in data 05/06/2007 | |
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Sono pienamente concorde con ciò che dice Alessandro, i segnali che la natura ci offre in questo caso i segnali che le api ci stanno fornendo, dovrebbero esser maggiormente ascoltati, purtroppo oggi i nostri politici sono sordi, e il nostro rapporto con la natura si sta perdendo, non sentiamo più i campanelli di allarme che ci ha sempre fornito, speriamo almeno di riuscire a sentire le campane. |
Scritto da federico in data 01/06/2007 | |
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Quando si vuole alterare la natura c'è sempre qualcosa da pagare. Quando si vogliono equiparare le api a una monocoltura i guai sono seri. Se continueremo così faremo sparire il meraviglioso insetto dalla faccia dalla terra. |
Scritto da carlo Bottoni in data 01/06/2007 | |
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Condivido appieno quanto scrive il professor Pecchiai, un precursore dell'alimentazione naturale e della corretta informazione sui prodotti delle api. Noi siamo ciò che mangiamo, affermava un filosofo dell'ottocento (mi sembra fosse Feuerbach). E ciò che vale per noi vale anche per le api. Non le facciamo solo mangiare male, ma somministriamo in alveare tutta una serie di molecole chimiche tossiche. Così va a finire che il loro sistema immunitario si indebolisce e si ammalano con più facilità. Ho letto di recenti ricerche scientifiche che nello sviluppo dell'Alzheimer puntano il dito contro i pesticidi. Povere api che rimpinziamo di pesticidi. Si mandano le persone in galera per futilità (a volte), mente a chi mette crimini ambientali inquinando ambiente, animali (comprese api e uomo) stringiamo la mano. E' il momento di farsi sentire e scendere in piazza contro questi loschi figuri. Apicoltori è giunto il momento di fare gruppo e protestare.
Saluti apistici |
Scritto da Alessandro in data 01/06/2007 | |
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Se è vero, com'è vero, che l'ape è un indicatore così accurato del grado di salute generale dell'ambiente, allora si sta preparando una situazione davvero grave ed epocale. Purtroppo, come praticamente tutta la storia insegna da sempre, l'Uomo è un animale gaudente, incapace di un'autentica pianificazione dedicata alla salvaguardia (a tutti i livelli, dall'ambiente alle politiche sociali), salvo poi constatare i danni a cose fatte. Forse resteranno solo ceneri e lacrime. E ce lo saremo meritato. |
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